AMORE DIPENDENTE E AMORE SANO, COME DISTINGUERLI?




Nella dipendenza affettiva l'altro serve a dare una ragione al nostro esistere: la nostra vita senza di lui ci apparirebbe priva di senso. La mancanza di amore per se stessi porta a dover trovare una conferma esterna del nostro valore, una convalida del fatto che noi meritiamo di essere amati. 

Quando amiamo da dipendenti, l'altro ha per noi la funzione di uno specchio in grado di rifletterci un'immagine positiva e rassicurante che altrimenti non 
riusciremmo ad avere. 

A volte la nostra dolce metà viene anche esibita come un trofeo, come se essere il/la "partner di" fosse motivo sufficiente per essere stimati e per avere l'approvazione degli altri. 

Quando si vive una relazione affettiva di questo tipo non si è "autocentrati", ovvero non si ha ancora sviluppato al proprio interno una "base sicura" a cui poter tornare per trovare conferma, accettazione e amore in caso di frustrazione, difficoltà o crisi. 

Lo sforzo di compiacere l'altro diventa spasmodico, il desiderio di dimostrare di essere abbastanza coincide con un tentativo inconscio di manipolare l'altro, di diventare insostituibile per lui/lei; l'intento è quello di tenerlo/a legato/a in modo indissolubile attraverso attenzioni, abnegazione e sacrificio che nascondono in realtà intenzioni ben poco altruistiche.

Ma anche l'altra polarità, l'atteggiamento da principessa pretenziosa ed incontentabile, cela in realtà una dipendenza affettiva: sono le rassicurazioni dell'altro, le sue continue conferme ed attenzioni l'ago della bilancia del mio valore e del mio benessere; gli chiedo aiuto anche per quello che sarei benissimo in grado di fare da me, solo per vedere se lui c'è e potermi così tranquillizzare. 

L'ansia perenne è infatti un elemento che caratterizza questo tipo di relazione, in cui l'assenza dell'altro equivale ad una vera e propria astinenza. 
"Io ti amo perchè ho bisogno di te" si potrebbero sintetizzare così queste due atteggiamenti affettivi, l'abnegarsi e il pretendere, che sono in realtà le due facce della stessa medaglia. 

E' il bisogno a muovermi e a governare le mie azioni, sono in qualche modo costretto/a a fare ciò che faccio, a comportarmi come mi comporto. In altre parole non sono libero/a: libero di esprimermi, di chiedere, di arrabbiarmi, di chiudere se non sono felice con l'altro. Sono dipendente appunto. 

L'amore sano invece è fondamentalmente un amore libero: non ho bisogno di te, perchè già dispongo di un'immagine positiva di me: so già di valere e di meritare di essere amata. E quando vacillo, quando sono nel dubbio, ho la mia base sicura a cui tornare, il mio rifugio interiore, quindi tu non mi "servi". 

Nella relazione sana io "desidero stare con te perchè ti amo", non ti uso come uno strumento, come un sedativo per la mia insicurezza, ma ti amo invece in tutto il tuo essere, con la tua limitatezza e le tue fragilità, che accetto, perchè sono stato/a prima di tutto in grado di accettare le mie. 

Nell'amore sano io dono e non chiedo nulla in cambio. 

Ti lascio libero di essere te stesso e di non dover provvedere a rassicurarmi perchè so farlo da me, ti lascio libero di stare al mio fianco senza alcun tipo di manipolazione, solo fino a quando tu lo vorrai.


                                                                            Michaela Sbarra

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