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RIPRENDE IL GRUPPO GADA...E NON SOLO!

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Grosse novità in vista quest’anno!  A seguito dalla crescente richiesta che ci giunge da svariate parti d’Italia, abbiamo deciso di ampliare e di diversificare l’offerta di supporto per ciò che riguarda la Dipendenza Affettiva. Al gruppo di autoaiuto G.A.D.A ., che riprende regolarmente le sue attività mercoledì 10 settembre, si affiancheranno infatti un gruppo di counseling via Skype e un gruppo di counseling tematico. Ma vediamo nei dettagli di cosa si tratta: GADA - Gruppo di autoaiuto a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti   Il gruppo di autoaiuto G.A.D.A. è un luogo in cui è possibile esprimere emozioni, riflessioni e domande relative a ciò che ci sta a cuore, dandoci la possibilità di sviscerare insieme vissuti, dubbi e perplessità.  La condivisione e l’ esplorazione sono i principi base che guidano questa esperienza attraverso la quale ognuno può riscoprire nell’altro le sue stesse difficoltà. Trattandosi di un gruppo di autoaiut

L'ESPERIENZA GADA RACCONTATA SU ASPIC NEWS!

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Riportiamo di seguito l'articolo, relativo all'esperienza del gruppo G.A.D.A, uscito all'interno della pubblicazione Aspic News n°9/2013.  Cogliamo l'occasione per ringraziare di cuore quelle partecipanti che hanno voluto contribuire con le loro testimonianze dirette. Buona lettura! Imparare ad amarsi attraverso  un gruppo: G.A.D.A. per sconfiggere la dipendenza affettiva A cura di Michaela Sbarra e Anca Mihaela Ardelean Counselor ed helper del gruppo G.AD.A. “Ognuno di noi è munito di risorse che ci consentono di allontanarci da ciò che ci fa stare male. Certo il processo è spesso difficile e doloroso, ma ha come obiettivo non la promessa, ma la certezza di soffrire meno e di stare meglio, di vivere una vita più ricca e più varia, in cui non ci saranno soltanto l'altro e la relazione d'amore che si ha con lui, ma moltri altri punti di riferimento". François Xavier Poudat Premessa: maldamore o dipendenza affettiva? La dip

DAL LEGAME GENITORIALE AL LEGAME DI COPPIA

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Come previsto dalla teoria dell’attaccamento, ampliata da Weiss (1982) e dalla Ainsworth (1989),  i genitori possono eventualmente essere sostituiti da altri individui nel ruolo di figure primarie  d’attaccamento.     Sembra opportuno, comunque, sottolineare che quando l’attaccamento si sposta dai genitori ai  pari, il processo non avviene repentinamente, infatti, si può assumere che, abbandonare una  relazione che assolve funzioni importanti, in modo che queste vengano assolte da altri individui è  un tentativo che comporta dei rischi (Carli, 1995).     Qualora venga intrapresa un’azione rischiosa, come l’instaurare un nuovo legame d’attaccamento,  può essere d’aiuto poter partire dalla base sicura fornita dalla relazione d’attaccamento corrente.  Ciò conduce a pensare che l’attaccamento non venga trasferito in blocco da una figura all’altra,  ma piuttosto che le figure d’attaccamento vengano spostate gradualmente e che la