DIPENDENZA AFFETTIVA VS "EFFETTO LUNA DI MIELE"




"[...] La persona che soffre di dipendenza affettiva vive costantemente nell’ansia di poter perdere la persona amata, ha bisogno di continue rassicurazioni da parte del partner e può sviluppare con il tempo anche un fenomeno di vera e propria “astinenza affettiva” nel momento in cui il partner è assente. Si tratta di una condizione relazionale negativa caratterizzata da una mancanza cronica di reciprocità nella vita di affettiva e di coppia.

Per comprendere i meccanismi che stanno alla base di tale fenomeno è di notevole importanza la teoria dell’attaccamento. Diversi studi in letteratura sembrano infatti dimostrare come gli individui con attaccamento insicuro (spesso insicuro-ambivalente) siano più vulnerabili e suscettibili a questa forma di dipendenza. L’adulto con un attaccamento insicuro non è in grado di attivare, in situazioni particolari e stressanti, adeguati meccanismi di regolazione interna e tende ad avvalersi di ausili esterni per gestire le difficoltà (esempio: alcol, droga e nel caso della love addiction una vera e propria persona). 

È importante specificare la differenza tra la dipendenza affettiva e la fase iniziale dell’innamoramento, la cosiddetta “luna di miele”.

L’innamoramento è presente in tutti gli esseri umani di tutte le culture ed ha una durata diversa che può andare da qualche settimana a due anni circa. Trascorso questo periodo di tempo, l’amore non finisce ma si trasforma in qualcosa di diverso poiché entrano in gioco altri fattori, tra cui la condivisione e la pianificazione di un futuro insieme. Una persona che soffre di dipendenza affettiva non riesce ad accettare proprio questo tipo di cambiamento che caratterizza il rapporto d’amore ed inizia ad entrare in un elevato stato di allarme, interpretando qualsiasi atteggiamento del partner come una mancanza di affetto o come carenza di amore. Questo stato di allarme lo porta a ricercare il proprio compagno/a in modo sempre più frequente e ossessivo.

Durante tale fase si verifica uno shift dalla condizione piacevole di “luna di miele” ad un vero e proprio inferno, il dipendente affettivo vive un perenne stato d’angoscia e si instaura un meccanismo simile a quello dell’overdose da sostanze (se prima bastavano tre messaggi al giorno per sentirsi rassicurato/a ora ne sono necessari dieci). [...]"



Commenti

  1. Che delucidazione :) molte volte hai la soluzione sotto gli occhi ma non te ne rendi conto!!!

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