QUELLA TRA DIPENDENTE ED EVITANTE E' UNA DANZA A DUE!
Ebbene sì!
Una relazione tra una donna emotivamente dipendente e un uomo, con uno stile di attaccamento evitante, può essere descritta proprio come una “danza a due”.
Usando questa metafora, ci si riferisce alla dinamica complessa e reciproca, che si sviluppa tra i due partner, a causa delle loro differenze negli stili di attaccamento*.
Nella “danza a due”, tra una persona emotivamente dipendente e una persona evitante, solitamente vediamo il seguente schema:
- La donna emotivamente dipendente cerca affetto, conferme e vicinanza emotiva dall’uomo evitante.
- L’uomo evitante, a sua volta, cerca spesso di mantenere una certa distanza emotiva, o di allontanarsi quando sente che la donna sta cercando di avvicinarsi troppo a lui.
- La donna emotivamente dipendente può reagire all’evitamento dell’uomo con sentimenti di insicurezza, ansia o abbandono, il che la porta a cercare ancora di più la sua attenzione, con gesti esasperati.
- L’uomo evitante può rispondere allora a questo comportamento ritirandosi ulteriormente, o cercando di mettere fine all’interazione, o addirittura alla relazione per ottenere lo spazio di cui sente il bisogno.
Questa dinamica può innescare un ciclo negativo di avvicinamento e allontanamento, che può essere molto stressante e dannoso per entrambi i partner.
È una danza in cui entrambe le parti contribuiscono alla dinamica, anche se spesso lo fanno in modo involontario e inconsapevole, proprio a causa dei propri stili di attaccamento.
Stare insieme non è impossibile, ma per riuscire a farlo è assolutamente indispensabile lavorare su questo gioco a due, con grande un impegno da parte di entrambi i partner.
La consapevolezza dei propri stili di attaccamento, la comunicazione aperta, l’empatia e la volontà di fare compromessi possono contribuire a rendere appagante la relazione.
In alcuni casi, è necessario trovare un professionista, che possa accompagnare in un percorso evolutivo, per poter vincere le sfide specifiche legate a questa “danza a due”.
L’uomo evitante potrebbe cercare di affrontare le sue paure di intimità emotiva, mentre la donna emotivamente dipendente potrebbe lavorare per sviluppare una maggiore indipendenza emotiva e autostima.
Ed è proprio con queste finalità, che alcuni anni fa, ho ideato il percorso al femminile “Libera di Amare e di Essere Amata”, un viaggio evolutivo, in cui accompagno donne emotivamente dipendenti a trovare, dentro di sé, fiducia e sicurezza, per potersi relazionare poi in modo più sano ad eventuali partner.
Ecco quello che ti sarà possibile fare, grazie al lavoro insieme:
- Metterti davvero in ascolto di te stessa e dei tuoi reali bisogni.
- Migliorare la sicurezza in TE stessa e incrementare l’autostima.
- Contrastare il senso di impotenza e di inadeguatezza che provi.
- Mettere dei sani confini, per proteggerti dalle invasioni di chi ti da per scontata e pensa che tu sia sempre a disposizione.
- Gestire paure ed emozioni “negative“(la paura della perdita e dell’abbandono, la gelosia, il senso di colpa, i pensieri catastrofici).
Se vuoi saperne di più, contattami per un colloquio conoscitivo gratuito.
*Gli stili di attaccamento sono modelli di comportamento e risposta emotiva che una persona sviluppa durante la prima infanzia, in risposta alle interazioni con i caregiver primari (generalmente i genitori o chi se ne prende cura). Questi stili di attaccamento influenzano profondamente come una persona si relaziona con gli altri nelle relazioni intime e nella vita in generale. Gli stili di attaccamento sono stati ampiamente studiati dalla psicologia e sono stati descritti in dettaglio dai ricercatori, tra cui John Bowlby e Mary Ainsworth.
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