DIPENDENZA AFFETTIVA E CHRISTMAS BLUES


A Natale, si sa, bisogna essere felici, e a Capodanno si fa il bilancio dell’anno trascorso, e spesso anche della propria vita. 


Le festività natalizie sono intrise di sentimentalismo e al tempo stesso rappresentano forse il periodo dell’anno in cui si avverte di più il giudizio e la pressione sociale.

Sono anche il momento in cui la perdita di una persona cara (morta, o che non fa più parte della nostra vita) si fa sentire di più.


Non sottovalutiamo infine la diminuzione delle ore di luce solare, che comporta una minore produzione di serotonina e un possibile abbassamento del tono dell’umore.

La stato d’animo, ansioso, triste e malinconico che ne deriva è stato definito Christmas blues

Il dipendente affettivo è particolarmente soggetto a soffrirne, perché il suo senso di inadeguatezza si acutizza, messo alla strette dai confronti con le vite degli altri, quelle che gli sembrano perfette, ad anni luce da lui. 

Durante le festività aumenta anche il suo senso di solitudine, visto che molto spesso o è da solo, oppure ha al suo fianco un partner sfuggente, dal quale dovrà elemosinare un surrogato di quell’amore e di quella condivisione tanto agognati.

Il Natale apre le sue ferite e se a tutto questo si aggiunge lo stress comune a tutti (le mille cose da fare: addobbi, cene, regali, recite ecc…) si capisce bene perché rappresenti un periodo tanto temuto. Ma che cosa si potrebbe fare per evitare che le festività natalizie rappresentino un ecatombe? 


STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA SOTTO L'ALBERO:


NON PARAGONARTI AGLI ALTRI, NON HA SENSO
Ognuno parte con il suo bagaglio, fatto di caratteristiche temperamentali, contesto di provenienza, tipologia di accudimento nella prima infanzia, esperienze più o meno traumatiche. Sono davvero tanti i parametri che determinano le condizioni di vita e di sviluppo ed ogni condizione è unica. Prova a pensarla così: potresti paragonare i tempi di un pilota di una Ferrari con quelli di un pilota alla guida di una vecchia 500? Sarebbe giusto, te la sentiresti di dire che il pilota della 500 è meno bravo?

NON CONDIZIONARE I TUOI PIANI ASPETTANDO IL PARTNER
Le festività potresti riproporre ciò che fai sempre: ti paralizzi nell’attesa, non pianifichi, non prendi impegni, ti lasci libero perché “non si sa mai”, il tuo partner potrebbe farti qualche proposta dell’ultimo secondo. Lascia stare, smetti di aspettare e pianifica le tue festività in maniera indipendente, se davvero lo desidera il partner potrà sempre unirsi a te, oppure farti una controproposta che valuterai sul momento.

COGLI L'OCCASIONE PER FARE QUALCOSA PER TE  

Hai più tempo libero: quel tempo “vuoto”, che ti fa tanta paura, puoi iniziare a vederlo invece come una risorsa preziosa, per ascoltarti e per coccolare te stesso/a. Un’occasione per scoprire o riscoprire i tuoi gusti e le tue preferenze e assecondarli (una mostra, una cena cucinata da te per gli amici, una giornata in spa, una gita fuoriporta ecc…). 

RINGRAZIA PER CIO CHE TI E' STATO DONATO
Cambia prospettiva: invece di chiedere, ringrazia.
Scrivi una lettera di ringraziamento a Babbo Natale: per gli incontri, gli apprendimenti, le occasioni di crescita e i bei momenti passati con chi, assieme a te, ci vuole stare. 
Puoi provare ad esercitare la gratitudine focalizzando l’attenzione su ciò che hai avuto durante l’anno appena trascorso, piuttosto che su quello che ancora ti manca. 

AGISCI SUBITO
Programma fin da ora qualcosa di buono, che puoi fare per te a partire da gennaio. Che si tratti di un corso che ti interessa, di un percorso di crescita personale o di un nuovo progetto da realizzare, fai il primo passo adesso, oggi, senza posticipare a dopo le feste


Questi semplici suggerimenti ti aiuteranno a sentirti attivo, efficace e propositivo. E con uno sguardo più fiducioso verso il futuro, potrai  affrontare le festività natalizie con maggiore serenità.

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