SUL FENOMENO "MONTAGNE RUSSE"




Le montagne russe: argomento ricorrente nel gruppo G.A.D.A. 
Spesso, infatti, durante gli incontri, emerge la tematica delle forti e travolgenti emozioni che si provano con un partner “inadeguato” (sfuggente, evitante, narcisista, o dipendente a sua volta da alcol/droga, ecc...).
Perché - ci chiedono i partecipanti - quando incontro poi un tipo “normale” non mi sento così su di giri? Perché con lui mi annoio?
Per rispondere a tale quesito vi riporto un passo di Dimmi come ami e ti dirò chi sei* che spiega mirabilmente il processo a cui è soggetto il dipendente affettivo:

“[...] Già nelle prime fasi della relazione, dunque, cominciate a ricevere segnali contrastanti: lui (o lei) chiama, ma quando ne ha voglia; mostra interesse per voi, ma vi fa capire che si sta ancora guardando intorno. Insomma, vi tiene sulle spine. Ogni volta che vi arrivano questi messaggi contraddittori, il vostro sistema di attaccamento si mette in moto e cominciate ad essere in ansia per la relazione. 
Poi, però, arriva un complimento o un gesto romantico che vi fa battere il cuore a mille e allora vi dite che, dopo tutto, è ancora interessato/a a voi: siete al settimo cielo. Purtroppo questa sensazione di beatitudine non è destinata a durare. In breve tempo i messaggi positivi ritornano a mescolarsi a quelli ambigui e di nuovo vi ritrovate in balia di un turbine di emozioniA questo punto vivete col fiato sospeso, anticipando col pensiero quel piccolo gesto, quella parola che vi rassicurerà. 
Dopo aver vissuto per un po’ questa situazione, cominciate a fare una cosa molto interessante: cominciate a scambiare l’ansia, le preoccupazioni, l’ossessione e quei brevissimi momenti di gioia per amore. Ciò che state facendo in realtà è confondere la passione con un sistema di attaccamento in azione. Se la cosa va avanti da un po’, è come se vi programmaste per venire attratti proprio da quegli individui che hanno le minori probabilità di rendervi felici. Avere un sistema di attaccamento perennemente attivo è il contrario di ciò che la natura aveva in mente per noi in termini di amore gratificante. Come si è visto una delle scoperte più importanti di Bowlby e Ainsworth è che per crescere e prosperare come esseri umani abbiamo bisogno di una base sicura da cui trarre forza e conforto. Perché ciò accada, il sistema di attaccamento deve essere calmo e sentirsi al sicuro. Ricordate: un sistema in azione non vuol dire passione. 
La prossima volta che uscite con qualcuno e vi trovate in preda ad ansie, insicurezze e ossessioni - per sentirvi poi una volta ogni tanto euforici - dite a voi stessi che probabilmente si tratta del sistema di attaccamento in azione e non di amore! Il vero amore da un punto di vista evolutivo, significa pace mentale. Il detto “le acque tranquille scorrono profonde” è un bel modo per descrivere la cosa"


Spero che questo estratto abbia potuto chiarire il fenomeno "montagne russe", il sentirsi attratti (e anche l'attrarre) sempre le persone “sbagliate”. Nel prossimo articolo spiegherò invece il concetto di “sistema di attaccamento”, più volte citato nel testo di Heller e Levin, e fondamentale per comprendere le nostre scelte in amore.

LEVINE, A., HELLER, R. (2012), Dimmi come ami e ti dirò chi sei, TEA, Milano.

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